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26 gennaio.
Cacciati gli sfollati. Dove dormiranno ?

Oggi il sig. Fermi, pensionato, e sua moglie, disabile, hanno dovuto lasciare l'albergo San Marco di Tarquinia, dove dormivano da quando l'alluvione del 15 novembre ha devastato la loro casa di Marina Velka .

Solo ieri sera l'albergatore ha comunicato loro che, secondo un fax ricevuto dal Comune, non avrebbero più potuto usufruire della camera. Oggi il sig. Fermi ha cercato invano di contattare il sindaco per chiedere una proroga, quindi ha sporto denuncia presso i Carabinieri per omissione di atti d'ufficio.

Secondo l'accordo preso durante la riunione del 10 gennaio, presso il Comune, gli sfollati avrebbero dovuto lasciare l'albergo solo una volta terminati i lavori di ristrutturazione delle loro abitazioni. Questi lavori sono stati affidati ad una ditta di fiducia del comune e le spese sono state attribuite agli stessi sfollati, salvo un rimborso del 40 %, che verrà accreditato in data non specificata. Gli sfollati speravano che per "lavori di ristrutturazione" non si intendesse, come era sembrato, la semplice tinteggiatura delle pareti, invece è stato proprio così!
Non appena la ditta ha tinteggiato le pareti dell'abitazione dei signori Fermi, ne ha dato comunicazione al Comune e questo, senza neanche aspettare che si asciugasse la vernice, ha inviato un fax all'albergo in cui li invitava a lasciare la camera.

Purtroppo, la casa è ancora piena di umidità, priva di mobili e con la cucina inutilizzabile. Inoltre, poiché i lavori di pulitura dei corsi d'acqua sono appena iniziati e la stagione invernale non è finita, c'è ancora pericolo che il fiume straripi nuovamente e le fognature sono talmente malmesse e ostruite dal fango che basta un acquazzone perchè si formino allagamenti. Come è possibile che in un paese europeo si mandino delle persone anziane a vivere in queste condizioni ? La stessa sorte toccherà anche agli altri sfollati? Basta una mano di vernice per rendere agibili delle case devastate dall'alluvione ?

Noi del Comitato Marina Velka senza fango riteniamo che questa situazione sia inaccettabile e che il Comune debba cercare urgentemente una soluzione al problema. L'avvocato Ciarrocchi ha già inviato un fax alla Prefettura di Viterbo in merito a questa questione

Elena Maria Scopelliti
Presidente del "Comitato Marina Velka senza fango"




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