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22 marzo. Riunione in Regione.
Nessuna certezza per i cittadini alluvionati del Comune di Tarquinia.

Quando sarà messa in sicurezza l'area colpita da due straripamenti in meno di un anno ?

I tecnici e i rappresentanti del Comitato Marina Velka senza fango e del Comitato degli agricoltori di Tarquinia si sono recati alla Regione Lazio per conoscere le decisioni prese dalle istituzioni riguardo alla sistemazione idraulica della zona colpita dai ripetuti straripamenti del fiume Marta e dei corsi d'acqua adiacenti.
Pressati da una valanga di email,il Vice Capo di Gabinetto Michele Svidercoschi e Marco Acciari della segreteria dell'Assessorato all'Ambiente hanno incontrato i cittadini e li hanno informati che verrà annullato l'attuale bando di gara e che l' Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo verrà incaricata di presentare una progettazione alternativa a quella esistente.

I cittadini si chiedono perché si sia aspettato tanto per modificare il vecchio progetto che risale a più di dieci anni fa. Non solo i tecnici del Comitato Marina velka senza fango avevano da tempo avvertito la Regione di tale necessità, ma, durante il tavolo tecnico di concertazione tra cittadini e istituzioni dello scorso 8 febbraio, l'ingegnere idraulico specializzato in corsi fluviali Franceschetti, incaricato dal Comitato, in accordo con i tecnici degli agricoltori e dell'Università agraria, aveva esplicitamente spiegato quali erano i punti critici che richiedevano una revisione. Perché la Regione, invece di modificare subito il progetto, ha atteso cosi a lungo? Se l'Ardis avesse apportato le opportune modifiche entro il termine ultimo di invio delle lettere d'invito alle aziende (30 marzo) non si sarebbe reso necessario bloccare l'attuale gara d'appalto per indirne una nuova.

Se domani, come promesso, la Regione consegnerà all'Ardis la lettera d'incarico per un nuovo progetto, i lavori inizieranno tra 250 giorni invece che tra 160. I cittadini si chiedono se questa tempistica sarà rispettata oppure ci saranno ulteriori ritardi. Inoltre, non si sa quando la Regione provvederà a reperire i fondi affinché sia completata l'indispensabile manutenzione straordinaria del fiume Marta e dei corsi d'acqua adiacenti. Attualmente il consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca sta lavorando in alcuni tratti, ma è necessario che tale urgentissimo intervento riguardi tutto l'alveo. La mancanza di esso, insieme al rinvio del progetto di arginatura, condannerebbe la zona del comune di Tarquinia a fronteggiare l'ineluttabile rischio di nuove alluvioni a breve termine.

I cittadini, che a 11 mesi dall'alluvione del dicembre 2004 e a quattro mesi dall'alluvione del novembre 2005 non hanno ancora la certezza che l'area sarà messa in sicurezza, vigileranno sulle istituzioni affinché rispettino le promesse fatte e sono pronti, se necessario, ad indire azioni legali e proteste pubbliche.

Scarica la lettera che la Regione ha inviato all'Ardis >>



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