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I LEGALI RINUNCIANO AI DIRITTI ED AGLI ONORARI RELATIVI ALLA CAUSA SUDDETTA, MA E' NECESSARIO UN CONTRIBUTO DI 75 € PER COPRIRE LE SPESE VIVE.


Spiegazioni riguardo all'iniziativa giudiziaria volta all'ottenimento del risarcimento dei danni

Alla cortese attenzione degli aderenti alla iniziativa giudiziaria volta all'ottenimento del risarcimento dei danni a seguito delle esondazioni in Marina Velca, Tarquinia Lido e Tarquinia.

Si porta a conoscenza delle SS.VV. quanto di seguito.

La Commissione legale del Comitato, oltre ai compiti ordinari - quali consulenza continua e costante in merito alla normale attività del Presidente e della commissione tecnica - sta al momento raccogliendo i nominativi di coloro che, sia direttamente che per tramite dei tecnici individuati dal Comitato, hanno inteso far periziare i danni singolarmente subiti a seguito dei ben noti eventi alluvionali. Tale raccolta di nominativi è necessaria per inserire gli stessi nell'atto introduttivo del giudizio che a breve verrà avviato per chiedere ed ottenere il risarcimento dei danni che i singoli hanno subito nelle proprie abitazioni.

PER AVVIARE LA AZIONE APPENA CITATA, È NECESSARIO:

  1. Che i legali del comitato abbiano a disposizione un originale della perizia tecnica di ogni danneggiato. Chi ancora non avesse provveduto a consegnarla ai legali incaricati di tale incombente (specificamente avv. Claudio Ciarrocchi ed Emanuela Muller ) è pregato di farlo al più presto.
  2. Che i singoli interessati a partecipare alla azione giudiziaria sottoscrivano:
    - la delega ad agire in giudizio, in possesso dei medesimi legali;
    - la informativa e consenso al trattamento dei dati personali, necessaria ai sensi della normativa vigente sulla privacy.
  3. Che le stesse persone versino nelle casse del Comitato - che rilascerà apposita ricevuta - un contributo spese, secondo quanto appresso, al momento quantificato di € 75,00 (per ogni posizione), salvo ulteriori oneri.
SUL CONTRIBUTO SPESE:

In merito a tale ultimo aspetto ( contributo spese), si specifica quanto segue, premettendo che - come già in passato comunicato a tutti gli aderenti al comitato - I LEGALI RINUNCIANO AI DIRITTI ED AGLI ONORARI RELATIVI ALLA CAUSA SUDDETTA - e pertanto l'esborso suddetto servirà a coprire i costi che seguono.

PREVISIONE SPESE GIUDIZIO:

  1. Perizia dell'Ing. Franceschetti (CTP = consulenza tecnica di parte): € 1.000,00*
    La perizia è indispensabile per iniziare il giudizio, perché serve a dimostrare le responsabilità di Ardis e Consorzio di Bonifica e, per loro, della Regione, nella mancata manutenzione di fiumi e canali, e, consentirci, quindi, di richiedere il risarcimento dei danni (se si trattasse di semplice calamità naturale e, quindi, in mancanza di colpe da parte di questi Enti, non potremmo intraprendere alcuna azione nei loro confronti).
  2. Atto introduttivo del giudizio
    - spese per la notifica dell'atto:
    al momento non quantificabile, ma sicuramente entro € 50,00* (vedi le spese già sostenute per la notifica dell'atto di diffida).
    - spese per iscrizione a ruolo della causa:
    a differenza dell'atto di diffida (che è atto stragiudiziale), sull'atto introduttivo del giudizio non si applicano le marche da bollo, ma si paga un contributo unificato (praticamente si paga e viene rilasciata la ricevuta della lottomatica), il cui costo varia a seconda del valore della causa (cioè a seconda dell'importo del risarcimento complessivo che andiamo a chiedere). Ci sono vari scaglioni (per esempio, se il valore della causa è € 6.000,00*, tale importo rientra nello scaglione € 5.200,01 - € 26.000,00* ed il contributo costa € 170,00*). Nel nostro caso il valore della causa dovrebbe rientrare nello scaglione massimo (€ 520.000,01* - illimitato) ed il costo del contributo è quindi di € 1.110,00.
  3. CTU (= consulente tecnico d'ufficio).
    Nel corso del giudizio il Giudice, che non può basarsi solo sulle nostre perizie, in quanto perizie di parte, nominerà un proprio consulente, affinchè lo stesso possa valutare, in modo imparziale, lo stato dei luoghi e, quindi, determinare se vi sia stata o meno responsabilità della Regione e l'ammontare dei danni, redigendo apposita perizia (potrebbero essere nominati 2 periti: uno per valutare responsabilità di Regione e uno per valutare danni agli immobili).
    Il giudice assegnerà al/ai CTU un acconto al momento dell'affidamento dell'incarico e, poi, al momento del deposito della perizia, il saldo delle competenze, conformandosi o meno alla nota spese che redigerà il CTU in base al tariffario del proprio Ordine professionale.
    Normalmente le spese del CTU vengono poste a carico dell'attore, anche se ultimamente i giudici stanno adottando il sistema di porle a carico di entrambe le parti del giudizio nella misura del 50% ciascuno, salvo, poi, addebitare l'intera spese a chi perde il giudizio.
    Al momento, quindi, non è possibile sapere quanto verrà a costare il CTU, ma non aspettiamoci cifre piccole.
  4. Registrazione sentenza.
    La sentenza che definisce il giudizio deve essere registrata, ma, al momento, non possiamo saperne il costo.
    Anche in tal caso, però, la spesa verrà sostenuta da chi perde il giudizio (o meglio: la sentenza può essere registrata dalla parte più diligente, ma, ovviamente, chi ha vinto chiederà il rimborso della spesa a chi ha perso).
Come detto, le spese di cui ai punti da 1 a 4 saranno pagate suddividendo i costi tra tutti gli aderenti al Comitato che avranno partecipato all'azione giudiziaria.

IMPORTANTE:

come in tutte le cause, non c'è nulla di certo.
Nessuno può garantire che la causa che andremo ad iniziare sia una causa vinta, sebbene si è fiduciosi in merito alle argomentazioni a disposizione del Comitato per ottenere una decisione positiva.
Di conseguenza, in caso di sconfitta, rimarranno a nostro carico le spese di CTU e quelle di registrazione della sentenza e potremmo essere condannati a pagare le spese legali alla controparte, salvo che il Giudice decida di compensare le spese.

Commissione legale

  • Responsabile Commissione legale - Avv. Claudio Ciarrocchi (avv.claudiociarrocchi@inwind.it)
    largo Ignazio Jacometti 4 (traversa di via Flaminia), 00196 Roma.
  • Responsabile documentazione - Avv. Emanuela Muller
    via G. Bettolo 17, 00195 Roma.
  • Team legale:
    Avv. Elisabetta De Luca Raponi (avv.delucaraponi@virgilio.it ),
    Avv. Gianluca Del Papa,
    Avv. Federico Guidoni,
    dott. Andrea Pulcioni (pulcioni@tiscali.it),
    dott. Federico Firmani.



LISTA PERITI

Ecco una lista di tecnici che si sono resi disponibili per effettuare le perizie, il prezzo andrà concordato direttamente con loro:
- arch. Alessandra Sabbatini - ale.sabbatini@alice.it - tel/fax 06 70496475;
- arch. Laura La Bella - l.labella@archiworld.it - cell. 339 3787585;
- arch. Remo Coco - cell. 333 3029695;
- arch. Gian Mauro Grandi - gianmaurograndi@yahoo.it - tel/fax 06 5430046 - cell. 335 6360574;
- geom. Giovanni Varzi - studiotecnicovarzi@yahoo.it - tel. 06 39754231;
- arch. Aldo Cappelletti - architime@tiscali.it.

Gli alluvionati, se in possesso dei seguenti documenti, dovranno consegnarli ai tecnici al momento della perizia:
- copia dell'atto di proprietà della casa;
- copia della mappa catastale della casa;
- copia della concessione edilizia e dell'abitabilità;
- fotografie dei danni;
- lista di ciò che è stato danneggiato.

Chi vuole segnalare altri periti di fiducia, è pregato di scrivere a escopelliti@libero.it, i loro recapiti saranno riportati su questo sito.


Questo sito è aperto al contributo di tutti. Chiunque può inviare articoli e documenti.
I contributi inviati a marinavelkasenzafango@yahoo.it saranno pubblicati il più velocemente possibile.

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