Comitato
Marina Velka senza fango

La Regione Lazio in cassazione contro gli alluvionati.

Dopo l’appello dichiarato inammissibile, la Regione propone ricorso in Cassazione pur di non pagare il risarcimento danni sentenziato dal Giudice ai cittadini alluvionati di Marina Velka e Tarquinia Lido, le cui case sono state devastate nel 2004 e nel 2005 dagli straripamenti del fiume Marta.

Gli alluvionati si chiedono il perché di tanto accanimento.

Dopo gli straripamenti, contrariamente a quanto avviene in altre regioni, nessun aiuto economico è stato dato ai cittadini colpiti e neanche la sistemazione idrogeologica è stata portata a termine. Dopo che la Regione Lazio è stata condannata dal Tribunale a risarcire gli alluvionati, contrariamente a quanto avviene nei Paesi civili, questa si è negata al pagamento di quanto dovuto e ha addirittura proposto appello a termini abbondantemente scaduti. Dopo che l’appello è stato dichiarato inammissibile in quanto tardivo, contrariamente a qualunque principio etico, la Regione è ricorsa in Cassazione.

A dieci anni dalle alluvioni, senza aver visto alcun dovuto ristoro economico, ma, anzi, dovendosi continuamente difendere nelle aule giudiziarie a seguito delle impugnazioni proposte dalla Regione Lazio per soli fini dilatori, i cittadini sono sfiniti, ma sono certi che la Magistratura darà loro ragione anche nel terzo grado di giudizio.

Probabilmente, se la Regione Lazio utilizzasse la stesse energie per combattere le alluvioni anziché gli alluvionati, il dissesto idrogeologico sarebbe già risolto.

Elena Maria Scopelliti - presidente comitato

Stefano Corsanici - addetto stampa

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